Tajarin Piemontesi e Dolcetto: il vino e la tipica cucina delle Langhe

8 Nov , 2024 - CUCINA E VINI TIPICI

Tajarin piemontesi da abbinare con il vino Dolcetto Langhe Doc. Meglio al tartufo, al burro o al ragù? Leggi per scoprilo!

La Storia dei Tajarin: Una Tradizione Piemontese da gustare con il vino dolcetto

I tajarin, conosciuti anche come le “tagliatelle piemontesi,” hanno origini antiche e fanno parte delle ricette tipiche della cucina delle Langhe e del Monferrato. Nati come piatto delle feste, i tajarin venivano preparati nelle occasioni speciali, spesso per celebrare la vendemmia o altre festivita’. La loro caratteristica principale è l’alta quantità di tuorli d’uovo nella pasta, che conferisce loro un colore dorato intenso e una consistenza morbida e delicata.

Nelle case piemontesi, questa pasta veniva fatta rigorosamente a mano, con farina e uova di qualità. La sua forma sottile e stretta si ottiene con una lavorazione accurata, tramandata di generazione in generazione. Ancora oggi, i tajarin rappresentano un simbolo della tradizione e della cultura gastronomica piemontese, rimanendo protagonisti di ricette che esaltano i sapori autentici del territorio.

Come Preparare i Tajarin: Ricetta Tradizionale

Per preparare i tajarin piemontesi secondo la tradizione, sono necessari pochi ingredienti, ma è fondamentale seguire alcuni passaggi con cura per ottenere una pasta perfetta.

Ingredienti (x 4 porzioni):

  • 300 g di farina 00
  • 10 tuorli d’uovo (la ricetta tradizionale richiede una quantità elevata di tuorli)
  • Un pizzico di sale

Per preparare i tajarin, inizia disponendo la farina a fontana su una spianatoia e aggiungendo un pizzico di sale. Al centro, rompi i tuorli d’uovo, quindi comincia a mescolare con una forchetta, incorporando gradualmente la farina agli ingredienti umidi. Quando l’impasto inizia a prendere forma, passa a impastare con le mani, esercitando una buona energia per almeno 10 minuti, finché non ottieni un composto liscio e omogeneo. Una volta pronto, lascia riposare l’impasto coperto con un panno per almeno 30 minuti, così che acquisti la giusta consistenza. Trascorso il tempo di riposo, stendi la pasta con un matterello fino a ottenere una sfoglia sottilissima. Infine, arrotola la sfoglia su se stessa e tagliala a strisce sottili per ottenere le classiche e delicatissime striscioline dei tajarin. A questo punto, la pasta è pronta per essere condita con i sapori tipici del Piemonte, che vedremo in seguito.

I Tajarin e i Condimenti della Tradizione Piemontese

I tajarin si prestano a essere conditi in molti modi, ognuno dei quali esalta una diversa sfaccettatura di questo piatto tanto amato in Piemonte. Tra le versioni più tradizionali e apprezzate ci sono alcune combinazioni che sono diventate vere e proprie icone della cucina piemontese.

Un abbinamento irrinunciabile è quello con il tartufo bianco, che nelle Langhe rappresenta un momento speciale dell’anno. La delicatezza burrosa dei tajarin si sposa perfettamente con le scaglie di tartufo bianco, che si fondono con la pasta, creando un equilibrio di sapori raffinato e indimenticabile.

Un altro condimento classico è il burro e salvia, un piatto che celebra la semplicità e l’autenticità dei tajarin. Il burro fuso, con il suo sapore ricco, si unisce all’aroma intenso della salvia, che arricchisce il piatto senza mai sopraffarlo. È il condimento perfetto per chi cerca un piatto semplice ma ricco di gusto.

Infine, il ragù piemontese offre una versione più robusta del piatto. A differenza di altri ragù regionali, quello piemontese è meno concentrato nel pomodoro e spesso preparato con carne di vitello o coniglio, che dona al piatto un sapore ricco e profondo. Il tajarin al ragù è un piatto ideale per l’autunno, che si abbina perfettamente ai vini rossi delle Langhe, regalando un’esperienza gustativa completa e avvolgente.

Abbinamenti tra Tajarin e Vino: La Scelta del Langhe Dolcetto

Quando si parla di abbinamenti vino-pasta, i tajarin si dimostrano particolarmente versatili, ma la scelta del vino ideale dipende sempre dal condimento con cui vengono preparati. Un vino che si sposa perfettamente con le diverse varianti dei tajarin è il Langhe Dolcetto doc, un vino piemontese che riflette le caratteristiche uniche del territorio. La sua freschezza, insieme alla sua morbidezza e alle note fruttate, lo rende un accompagnamento ideale per diversi tipi di condimento.

Se i tajarin sono conditi con il tartufo bianco, è fondamentale scegliere un vino che non copra l’aroma delicato del tartufo ma che allo stesso tempo abbia abbastanza struttura da bilanciare il piatto. Il Langhe Dolcetto è perfetto in questo caso, poiché le sue note fruttate e la morbidezza esaltano il tartufo senza sopraffarlo.

Nel caso dei tajarin al burro e salvia, un condimento semplice ma ricco di sapore, il Langhe Dolcetto aggiunge freschezza al piatto grazie al suo profilo aromatico equilibrato. La leggera acidità del Dolcetto contrasta delicatamente con la ricchezza del burro, creando un abbinamento armonioso e piacevole al palato.

Infine, per i tajarin al ragù piemontese, il Langhe Dolcetto si rivela una scelta ideale grazie alla sua struttura e ai tannini morbidi. Questi si sposano perfettamente con la carne del ragù, accompagnando i sapori ricchi senza appesantire il piatto, per un abbinamento equilibrato e soddisfacente.

Noi di vinilangheroeromonferrato.it

Per assaporare al meglio i tradizionali tajarin piemontesi, ti consigliamo di abbinarli al Langhe Dolcetto DOC “Il Principe,” disponibile nel nostro e-shop su Vinilangheroeromonferrato.it, il nostro sito dedicato alla scoperta del territorio. Questo Dolcetto è perfetto per chi cerca un vino autentico e ricco di sapori, ideale per accompagnare i piatti della tradizione piemontese.

Il Langhe Dolcetto Doc “Il Principe” si distingue per il suo bouquet armonioso, con note di ciliegia e prugna, e un gusto fresco ma avvolgente. Un vino che incarna l’anima delle Langhe, donando equilibrio ai sapori dei tajarin al tartufo, al burro o al ragù. Seguici per scoprire di più sul territorio e sulle eccellenze enogastronomiche locali!


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